SONDRIO: Mostra "La visione dello spazio"
L’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Sondrio ed il Comune di Sondrio presentano la mostra "La Visione dello Spazio - fotografia come architettura" che sarà inaugurata il giorno Mercoledì 22 aprile 2009 alle ore 17.00 presso gli spazi di Palazzo Pretorio in Piazza Campello 1 a Sondrio. L’evento, organizzato dal Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori e Paesaggisti in occasione del XXIII Congresso Mondiale degli Architetti di Torino e curato dal professor Roberto Mutti, dopo le date di Oderzo (Tv) e Genova prosegue il proprio percorso che, nel corso del 2009, lo vedrà presente in diverse città italiane. L’ambizione dell’iniziativa è di focalizzare l’attenzione dei visitatori sulle qualità e le contraddizioni del territorio e della città contemporanea avvalendosi delle opere realizzate da alcuni tra i più importanti fotografi internazionali d’architettura.La mostra si inserisce nell’ ambito di una serie di iniziative che l’Ordine locale ha organizzato per fornire una riflessione per un diverso approccio culturale e metodologico riguardo i processi di trasformazione del territorio. Il coinvolgimento di fotografi di architettura fornisce un ulteriore contributo sulle diverse modalità di lettura e rafforza il pensiero che abitare il paesaggio è un arte complessa che interessa molteplici attori. Il Comune di Sondrio ha dato adesione all’iniziativa in considerazione, anzitutto, della qualità del percorso espositivo proposto, che presenta una selezione di diverse sensibilità nella visione del paesaggio e, in particolare, del paesaggio che si pone in relazione biunivoca con gli elementi di architettura che lo popolano e lo integrano. Una riflessione sul paesaggio urbano, etimologicamente riconducibile al tema della città e dell’abitare, ma non sempre e necessariamente urbano, nei modi d’essere, si fa particolarmente pregnante nella realtà della nostra provincia, dove il dibattito sul presente e sullo sviluppo ha per la prima volta raggiunto larghi strati della pubblica opinione. Questa mostra offre spunti preziosi, poiché l’indagine si colloca - così come in effetti sempre dovrebbe - al di fuori delle categorie del Bello e del Brutto. I fotografi sembrano farsi carico del mandato sociale di parlarci dello spazio che ci sta intorno e lo fanno muovendosi tra gli estremi della oggettività e della suggestione surreale. La mostra espone accanto alle immagini lineari di autori molto noti, ormai definibili dei "classici" della fotografia contemporanea, come l’italiano Gabriele Basilico e l’inglese John Davies, le spettacolari opere di Margherita Spiluttini, anche quelle di fotografa austriaca apprezzata per le sue immagini di interni che presenta il risultato di una ricerca sul rapporto fra elementi architettonici e paesaggio naturale. La svizzera Stefania Beretta e l’italiano Andrea Garuti si sono misurati con il tema della città, la prima facendo ricorso a una doppia lettura parallela - il sopra e il sotto - che si ritrova in dittici dal sapore metaforico dedicati alla città di Genova e l’altro utilizzando una composizione carica di atmosfere poetiche. Al bielorusso Vladimir Sutiaghin è affidato il compito di evocare un passato che nella sua terra è, invece, un ben connotato presente: le sue fotografie descrivono un mondo che conserva l’atmosfera di una grandiosità antica. Completamente opposte sono le ricerche di tre italiani che affrontano il tema in un modo particolarmente originale: Maurizio Galimberti interpretando le architetture in un gioco di composizioni e scomposizioni di piani, Franco Donaggio inventando un tessuto urbano carico di suggestioni surreali, Occhiomagico evocando le atmosfere visionarie che gli sono care in un ricercato confronto fra realtà e finzione.Gli spazi espositivi coinvolti, oltre a quelli posti presso il già citato Palazzo Pretorio, dove verranno esposte le opere di Beretta, Donaggio, Galimberti, sono le sale di Palazzo Martinengo con le opere di Basilico,di Davies, Garuti e Palazzo Sassi con le opere Occhiomagico, Spiluttini, Sutiaghin. La mostra sarà visitabile da giovedì 23 aprile a domenica 10 maggio 2009 con orario continuato 10.00-19.00 (aperta quindi anche in pausa pranzo) e nei giorni da martedì a domenica, festivi (25 aprile e 1° maggio) compresi. In occasione dell’inaugurazione si terrà un convegno dedicato a presentare i contenuti della mostra e ad approfondire il rapporto che lega fotografia, paesaggio ed architettura.All’iniziativa, che si terrà a Palazzo Pretorio mercoledì 22 aprile 2009 alle ore 17.00 interverranno:- Marina Cotelli, Assessore alla Cultura del Comune di Sondrio;- Giuseppe Sgrò, Presidente Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Sondrio;- Simone Cola, componente del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori;- Roberto Mutti, critico fotografico e curatore della mostra;- Stefania Beretta, fotografo;- Maurizio Galimberti, fotografo.Di seguito si forniscono alcune notazioni biografiche relative agli ospiti dell’iniziativa:Roberto Mutti Vive e lavora a Milano dove, dopo gli studi classici, si è laureato in filosofia. Ha scritto per diverse testate di settore - "Fotografare", "Photo", "Gente di fotografia", "Il fotografo", "Fotographia" e "Immagini Fotopratica", che ha diretto per alcuni anni - ed è critico fotografico delle pagine milanesi del quotidiano la Repubblica. Come docente, tiene seminari presso l’Accademia del Teatro alla Scala. Ha curato in qualità di critico indipendente mostre e rassegne in Italia e all’estero sia di giovani promettenti che di autori affermati. Su incarico del Consiglio Nazionale Architetti PPC ha curato l’organizzazione della mostra "La Visione dello Spazio - fotografia come architettura", realizzata in occasione del XXIII Congresso Mondiale degli Architetti tenutosi a Torino nell’estate 2008. Autore della prima "Guida ragionata al mondo della fotografia italiana ed europea" pubblicata in Europa, ha firmato oltre un centinaio di libri fra saggi, cataloghi e monografie. Nel 2000 ha vinto il Premio Città di Benevento e nel 2007 il Premio "Giuseppe Turroni" per la critica fotografica . Stefania Beretta Nata a Vacallo (Svizzera) nel 1957, è fotografa indipendente dal 1979. Specializzata in fotografia di architettura e di oggetti d’arte, conduce in parallelo una sua ricerca personale che le è valsa nel 1955 il Primo Premio per la fotografia della Società ticinese di belle arti. Nel 1994 soggiorna sei mesi alla Citè internationale des arts di Parigi grazie alla borsa di studio conferitale dalla SPSAS (Società pittori, scultori e architetti svizzeri): nasce da quell’esperienza la pubblicazione nel 1997 di Paris noir per le edizioni della rivista Pagine d’arte, Lugano-Milano. Nel 1998 è invitata dal centro culturale Europos Parkas di Vilnius (Lituania) per svolgervi un lavoro personale e nello stesso anno riceve una borsa di studio federale dalla Fondazione Gleyre (Svizzera). Dal 1980 effettua frequenti viaggi in Europa, Asia e America testimoniati in Città d’Europa, edito da CGA&P di Lugano nel 1998. Nel 2000 la casa editrice Trans photographic press di Parigi le pubblica il libro Rooms. Dal 1985 espone regolarmente in Svizzera e Europa mentre sue immagini si trovano in numerose collezioni private e pubbliche come la Bibliothèque Nazionale di Parigi e la Fondazione svizzera per la fotografia. Vive e lavora a Giubiasco, in Svizzera.Maurizio Galimberti Nato a Como nel 1956, privilegia da sempre la fotografia di ricerca attraverso il concetto del ritmo e movimento, tipico di futuristi e cubisti. Esordisce utilizzando una fotocamera Widelux ma in seguito, da circa diciotto anni, usa stabilmente Polaroid. Della stessa diviene rapidamente ideatore dello specifico movimento. Nel 1992 ottiene il prestigioso ’’Gran Prix Kodak Pubblicità Italia’’. Nel 2000 realizza una mostra itinerante, della serie ’’I Maestri’’ per Kodak Italia. Creatività e progettualità si esprimono anche nel ’’mosaico fotografico’’, una tecnica reinventata e adattata soprattutto nei personalissimi ritratti eseguiti nel mondo dell’arte, della moda, della cultura. E’ stato ’’Instant Artist" Polaroid e ideatore della Polaroid Collection Italiana. Collabora con ’Cartier Art Magazine. Per conto della Società Calcio A.C. Milan, ha realizzato un lavoro di ritratti denominato ’’Il Milan del Centenario", presentato in una mostra al palazzo della Triennale di Milano nel marzo 2000. In occasione della Mostra del Cinema di Venezia 1996-1998-2003-2004-2005-2006, in collaborazione con Polaroid, Photo Movie e Jaeger LeCoultre ha realizzato ritratti a mosaico e con la Polaroid 50x60 ai divi presenti. Ha lavorato per Nokia Italia con una ricerca artistica con il telefonino, per Jaeger Le Coultre con immagini creative per il prestigioso volume della manifattura, per Fiat Auto realizzando il calendario 2006 e il volume "Viaggio in Italia...Nuova fiast 500", per le Edizioni Conde’ Nast "Vogue Gioiello" con un volume speciale sui personaggi dei gioiellieri italiani, per Kerakoll Design con cui ha realizzato il volume "New York Matericomovimentosa". E’ Visiting Professor alla Domus Academy di Milano e all’ Istituto Italiano di Fotografia e allo spazio Forma e tiene numerosi stage creativi durante i più importanti work shop fotografici. Ha pubblicato "Made in Italy viaggio con Polaroid" (Logos, 2003), "Il giardino d’inverno" a cura di Denis Curti (Contrasto, 2003), "Napoli istantanea" a cura di Giuliana Scimé (Logos, 2004), "Istantaneo...Venezia placet" a cura di Italo Zannier (Bugno Art Gallery, 2004), "Metacittafisica" a cura di Roberto Mutti (Contrasto, 2005), "New York Polaroid..." a cura di Giuliana Scimè (Damiani, 2007), "Metamorfosi" a cura di Maria Teresa Cerretelli (Electa, 2007). Sue opere fanno parte di importanti collezioni di fotografia.
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