Sondrio: POESIA DEL '900
Concorso Letterario Renzo Sertoli Salis Questo straordinario poema scritto dal 1969 al 2007 è l’opera più importante di Giancarlo Majorino, e sicuramente uno degli eventi di maggior rilievo della nostra poesia contemporanea. La sua evidente originalità è data dal dispiegarsi di uno stile svariatissimo e libero, che esprime e reinventa la realtà personale re storica di una molteplicità di direzioni, tra passato e presente, nell’accavallarsi inquieto dei fatti. Una realtà peraltro, inevitabilmente, ancora misteriosa, nelle sue ineluttabili venature di ignoto che emergono dalla quotidianità e dalla riflessione, dalle cose e dai percorsi onirici. Questo Viaggio nella presenza del tempo si realizza attraverso le risorse illimitate della lingua e propone una ricerca di felicità e giustizia costellata da inquietanti interrogativi. La combinazione di più trame permette a Majorino di compiere un tragitto aperto, nel quale si intrecciano le vicende di ben quaranta e più personaggi. Come il titolo mette in rilievo, quest’opera tratta del tempo, dei minuti che si susseguono e incalzano, che danno un senso di meravigliosa e al tempo stesso drammatica precarietà al nostro esserci. Un poema che è come una selva oscillante tra passato-presente e presente-futuro, un’opera che si costituisce in un magma dirompente, capace di accogliere passaggi densissimi che eludono ogni confine di genere, attingendo liberamente a modalità e registri della narrativa e della saggistica per ricomporli nell’insieme potente di una poesia che esprime il mondo ricreando ogni volta regole e linguaggio.
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