12/07/2017, 12:31 La parola all’autore
Le cime più belle immortalate in 12 scatti. La mostra “Sorsi tra le Alpi” è stata presentata al pubblico venerdì scorso, 7 luglio, e le immagini sono perfettamente a loro agio dentro la sala degustazioni della Casa vinicola La Perla a Valgella, dove lavora. L’autore è Paul Wright Testini, che spiega la sua prima mostra: “Mostrare in pubblico è il momento più importante dopo lo scatto, citando un grande fotografo è affermare “ecco, questo sono io fotograficamente”. Paul passa il tuo tempo libero in montagna: “Amo il bianco e nero in fotografia e penso che questo stile ben si adatti alla mia visione e alla rappresentazione che voglio dare della montagna”. Venerdì “il me fotografico ha potuto dialogare con il me lavorativo: il vigneto nel quale lavoro e del quale cerco di aver cura. Per chi non mi conosce direttamente, penso sia stata una bella rappresentazione di me”. Paul parla di emozioni, in vigna e in montagna: “Emozioni simili ma diverse. Simili soprattutto per il fatto di essere all’aria aperta, a volte il tempo non ti è amico con il freddo pungente e il caldo che mette una sete che sembra senza fine; disagi che però non inficiano quel senso di libertà che regalano il lavorare in campagna e l’andare in montagna. Diverse per diluizione nel tempo ma non così dissimili. Vigna e montagna insomma, un amore senza fine: “Il ciclo lavorativo dura circa undici mesi, - spiega Paul - dall’inizio della potatura alla vendemmia, che personalmente attendo sempre con un certo crescente nervosismo già dalla formazione del grappolo. Quando l’uva è in cantina in vigna tutto tace, vivo una strana emozione, quella di chi sa che il frutto del proprio lavoro è stato colto. “Anche questa è andata” pensa Paul non senza emozione, sia quando la sera si volta verso la vigna, sia quando termina un’uscita alpinistica: “In montagna le mie uscite difficilmente superano i due giorni e le emozioni sono più concentrate in un lasso di tempo decisamente inferiore. C’è, è il caso dirlo, a monte tutta una serie di preparativi che forse non sono così diversi dall’attesa della raccolta. Nell’uscita lo stato emotivo muta, un’evoluzione che dipende molto dal grado di difficoltà che si sta andando ad affrontare. Una volta in cima, che sia una montagna o una via, un’onda di soddisfazione ti avvolge ma per esperienza sono consapevole che manca ancora una parte, a volte la più difficile: la discesa. Solo quando le difficoltà alpinistiche sono terminate lungo il percorso mi rilasso e penso: “Anche questa è andata”. Impressioni sulla serata di venerdì? “Emozionato davanti a così tanti visitatori. Non me li aspettavo. Ho avuto il piacere di incontrare dal vivo persone che ho tra gli amici sui social network. Mi ha fatto molto piacere che oltre ad osservare le fotografie i visitatori avessero delle domande da pormi riguardo alle immagini in sé, alla mia visione fotografica e agli aneddoti legati alle mie uscite in montagna. Ho notato un buon interesse. Solitamente i vernissage e serate simili a molti risultano noiosi, indigesti; devo dire che grazie al luogo dove si è svolta la serata, il buon cibo e l’ottimo vino offerto, il pubblico abbia potuto godere di una bella serata. Ringrazio chi l’ha resa possibile”. |
cristina culanti
Autore dal 27/10/2021
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