Storia che STREGA
Chi si avventura a Bormio non può fare a meno di serbare nel cuore l’incanto che qui si respira. Un incanto che sgorga dalla storia, dalla dedizione di chi vi abita e dalla felice posizione: una conca alpina che si lascia accarezzare dal sole.Acque termali e piste da sci di ogni livello, che si inerpicano fino a toccare i 3000 metri, fanno di questo luogo un nome noto nei racconti del mondo.Quella ricca storia che appartiene a questa Magnifica Terra, ambita per il suo ruolo di crocevia commerciale, è stata percorsa dalla gente del posto con una passione palpabile, quasi monumentale.È una storia che si svela tra le mura del museo civico di Palazzo de Simoni, in quella storica e centrale via Roma, o immergendosi nelle acque calde dei Bagni Vecchi, già descritte nel I secolo d.C. da Plinio il Vecchio nella sua "Storia Naturale", raggiungibili seguendo la strada che si snoda verso lo Stelvio.Ma anche passeggiando per le vie del paese, si è avvolti da un’atmosfera che riporta indietro nel tempo: Piazza del Kuèrc, un tempo teatro di giustizia e assemblee popolari, è adornata dalla Torre delle Ore, e dalla collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, con il suo maestoso organo del 1697. Non da meno sono le antiche stüe in legno che arredano le abitazioni e i portali finemente scolpiti.Il più antico stemma nobiliare della Contea di Bormio si mostra ancora a piazzetta Buon Consiglio, sulla Casa Giacomelli-Compagnoni, come un eco di un passato glorioso.Per gli amanti del relax, i Bagni Nuovi offrono ciò che il corpo anela, mentre i bambini possono scoprire il divertimento nel terzo stabilimento di Bormio Terme.E dopo una giornata ricca di esperienze, non c’è nulla di più gratificante di una cena tipica, mentre la serata si anima nei locali notturni.Bormio, un paese avvolto nel Parco Nazionale dello Stelvio, dove anche d’estate le escursioni evocative attraggono gli sportivi come una sirena nel mare.
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