Una mela al giorno...
Una mela al giorno...

Si stanno moltiplicando le iniziative dei comitati contro i pesticidi. L’esempio della Val di Non dove un piccolo comitato per la salute ha osato sfidare il colosso Melinda, è stato contagioso e ha portato frutti (puliti)

 

 Creiamo un Coordinamento

 NO pesticidi

 Nell’area alpino-padano-veneta i tempi sono maturi per azioni comuni contro i pesticidi

 di Michele Corti

Mentre torna in primo piano in Trentino la questione dell’impatto della monoMelindacoltura in Val di Non (vedi oltre la discussione sui nuovi risultati delle indagin dell’azienda sanitaria sull’incidenza uturale), la questione pesticidi e salute è diventata oggetto di iniziative non solo nella marca trevisana (le terre della monoProseccocoltura) ma, più di recente anche in Valpollicella e in un’altra famosa zona vitivinicola: la Franciacorta. Lo sviluppo di un movimento No pesticidi in aree come la Val di Non e la zona del Prosecco DOCG non è certo casuale. Il successo commerciale di Melinda e del Prosecco ha spinto in entrambi i casi allo sviluppo di una manocoltura intensiva sull’onda dell’aumento dei valori fondiari e della spinta di una filiera "vincente" ed espansiva. In Val di Non si arriva a 35 trattamenti all’anno mentre nella marca trevigiana sulle colline del Prosecco si usa ancora la barbarie del mezzo aereo (elicottero).

Perché il movimento è partito dalla Val di Non

Il successo di Melinda ha determinato un forte incremnento dei valori fondiari. Si cerca di coltivare Melinda ovunque e nel modo più intensivo possibile (700 q.li all’ettaro con 35 trattamenti). L’estensione dei vigneti fino in prossimità degli abitati la frequenza dei trattamenti e la non osservanza degli stessi regolamenti vigenti (es. trattamenti anche in giornate ventose a distanza minima dalle case) ha portato a situazioni di forte conflittualità con una parte dei residenti, almeno qualli più sensibili alla salute propria e dei propri figli. L’accertata presenza di residui di pesticidi nelle abitazioni, nei giardini delle stesse, nei campi giochi e nelle urine dei bambini ha portato alla organizzazione di raccolte di firme e assemblee sino alla costituzione in Val di Non del Comitato per il diritto alla salute (NOn pesticidi). Non è facile in quella valle dove l’economia locale dipende dalla filiera Melinda (la mela del bollino) pronunciarsi contro il sistema agricolo intensivo che ha trasformato la valle in un meleto (più del 25% del mercato italiano della mela è targato Melinda).

 


Data: 03/10/2012