UNESCO IN BICI e la FERROVIA DEL BERNINA
In tre mesi e mezzo viaggeranno in bici alla scoperta dei 44 siti Unesco in Italia. Sono partiti giovedì, e ieri erano a Tirano, per la Ferrovia Retica del Bernina. “Due Binari, dalla terra al cielo”, hanno titolato la tappa nel loro diario di viaggio Michele Rampanelli, Samuele Pellegrini, Marco Menestrina e Alessandro Cristofoletti. “UNESCO IN BICI” terminerà il 22 settembre. Loro hanno incontrato l’amministrazione comunale di Tirano e gli studenti delle due classi quinte delle elementari Credaro che hanno realizzato una guida turistica sulla loro cittadina. Nel loro diario di viaggio le sensazioni provate nella tappa UNESCO IN BICI in Valtellina e Valposchiavo: “Partiamo presto da Tirano, dopo pochi chilometri siamo già in Svizzera. Il trenino rosso ci fa salire lentamente lungo la Valposchiavo, angolo italofono del cantone dei Grigioni, verso il valico dell’Ospizio Bernina. I binari seguono dolcemente le pendenze della vallata, accarezzando i fianchi verdi di queste montagne; domani si trasformeranno nel teatro del nostro supplizio atletico, in trenta chilometri di interminabile ascesa. Ci alziamo sempre più di quota, raggiungendo la neve, trovandoci, in breve, immersi nel bianco; un mare di bianco, tra le rocce e sull’acqua ancora ghiacciata dei laghi del massiccio del Bernina. Sembra impossibile, assurdo: cent’anni fa questa ferrovia riusciva ad arrampicarsi fino a qui, nel regno assoluto della natura, in un progetto che puntava a diminuire le distanze e ad aumentare la bellezza dei paesaggi. Oggi ho capito cosa significhi la parola mozzafiato. In poco tempo siamo a St. Moritz, toccata e fuga: dopo dieci minuti ripercorriamo il tracciato a ritroso. Prima di tornare in Valtellina, a Poschiavo, ci fermiamo per l’intervista con Paolo Sterli, dirigente della Ferrovia Retica, che ci spiega i tanti aspetti che hanno portato la tratta a diventare patrimonio UNESCO: tecnologia pionieristica, valorizzazione, rispetto del paesaggio, integrazione socio-culturale, rispetto verso gli abitanti del luogo. Al ritorno sistemiamo le cose in camper e corriamo alla sala comunale di Tirano, l’assessore al turismo ci ha organizzato una piccola conferenza stampa con l’amministrazione, alcuni giornalisti e le classi quinte delle elementari, che ci raccontano il loro lavoro di scoperta del territorio. Lusingati dall’accoglienza spieghiamo il nostro progetto, appena partito e già così grande. Salutiamo l’accoglienza e torniamo al camper, ci riempiamo bene la pancia, già lanciati nell’impresa di domani, scalare il passo del Bernina, fino a 2253 metri sul livello del mare; anziché paura abbiamo già l’acquolina in bocca, anzi, nelle gambe”.
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