UNESCO, nuove proposte per la strada dello Stelvio!
La Banca Popolare di Sondrio ha ospitato un'ottima conferenza tenuta dal professor Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO "I Patrimoni dell’UNESCO, occasione di crescita culturale e di sviluppo economico: un esempio a colpo d’occhio, i vigneti terrazzati del versante retico della Valtellina".
Non posso che concordare con Anarca, di cui al commento iniziale. Vorrei aggiungere inoltre che prima di richiedere un patrocinio unesco, sarebbe bene capire che si sta facendo. Nel caso dei terrazzamenti la documentazione che ho visto era del tutto insufficiente senza contare che escludeva almeno il 50% del totale dei terrazzamenti della valle, non parliamo del livello, patetico, della documentazione visiva (tra tutti lo O Sole mio di Olmi che non c’entra un piffero col tutto). Non solo ma nel caso dei terrazzamenti gia’ opera una richiesta su scala super regionale che fa riferimento alla viticultura eroica dove della valtellina non c’e’ traccia. In merito alla strada dello stelvio, stupisce che i nostri eroi locali si accorgano di cose che stanno sotto la vista di tutti quanti e che escluso il caso unesco non si siano mai dati pena. Forse e’ ora di cominciare a pensare di utilizzare i molti architetti e studiosi obbligati ad andarsene dalla valle anche per totale ignoranza dei dirigenti politici che non sanno, e neppure vogliono, sapere dove stanno seduti. Forse e’ l’amore per la mia terra (d’adozione) che mi muove e quindi mi si perdoni il tono un po’ duro. E’ comunque incredibile che con la massa di soldi spesi in stupidaggini (come le piste ciclabili non certo costruite per ciclisti, si veda il fantastico ponte sospeso di tresenda che va nel nulla, o la favolosa variante di lovero, essi centrale AEM, che ha distrutto l’unica zona umida rimasta nell’area) non ci sia mai peritati di favorire la valutazione dell’enorme patrimonio ottocentesco e novecentesco della valle. E poi, santo cielo, cominciamo a non far ridere i polli e nelle mappe e nelle documentazioni sul territorio si cominci ad usare geografi seri, pagati, e non studenti in stage. Ad esempio nei piani di area o nelle documentazioni ufficiali e’ impossibile trovare una sola coordinata gps. Non c’e’ in linea uno straccio di documentazione che consenta facilmente di localizzare cio’ di cui si parla, ancor meno andarlo a vedere perche’ nella migliore delle ipotesi un cantiere Impregilo ha transennato le erbacce. Ma forse i nostri eroi alla provincia non si sono accorti che il grosso della disoccupazione valtellinese non e’ piu’ di magut ma di laureati. Infine, invece di cercare di trascinare cortigiane e mafiosi dell’est europa magari si potrebbe cercare un pubblico turistico evoluto.
cabrabesol Moderatore
Autore dal 22/09/2008
06/08/2011, 14:42
Stelvio e Unesco
La strada dello Stelvio, capolavoro di ingegneria di Carlo Donegani, non possiede quei criteri di unicità che l’Unesco richiede a che un bene entri nel suo novero: molte sono intatti le strade anche coeve che valicano con ardite opere d’ingegneria i passi alpini attraversando paesaggi mirabili.
Se la Valtellina vuole mirare a una candidatura Unesco attendibile, dovrebbe guardare a beni e/o paesaggi dotati di valore di esemplarità e unicità, come l’ex sanatorio "E. Morelli" di Sondalo,non solo il più grande d’Europa, ma anche una singolare città di fondazione alpina dal notevole valore storico, architettonico e paesaggistico.
anarca Moderatore
Autore dal 22/09/2008
25/09/2010, 14:15
Intervento di Lucio Schiantarelli
Intervento di Lucio Schiantarelli, Rotary Club Bormio Contea