Valtline ? sulla strada giusta: promuovere l?Alta Rezia
Valtline è sulla strada giusta: promuovere l’Alta Rezia

Valtline e Alta Rezia lo sanno bene: fare sistema, anche nel turismo, è una formula vincente e da anni Pino Brianzoni viaggia in questa direzione. Un po’ di autorefenzialità non guasta, quando si centrano i risultati. Con gli eventi legati alla Ferrovia Retica che portano dritti a ragionare  su questo argomento. E’ successo a Poschiavo, per esempio, in occasione della tavola rotonda “Svizzera italiana? e oltre?” organizzata da Coscienza Svizzera, il sodalizio di autocoscienza svizzera presieduto dal prof. Remigio Ratti, docente universitario, già direttore della Radio Televisione della Svizzera Italiana. In quell’occasione, l’assessore alla Cultura del Comune di Tirano Bruno Ciapponi Landi ha invitato a valutare l’ipotesi di una promozione turistica unitaria della “Valtellina di Tirano” e della Regione Valle di Poschiavo, accomunate dalle prospettive di sviluppo turistico e direttamente interessate dal transito del “Trenino rosso” (e all’utilizzo della sua “immagine” e del potenziale di richiamo connesso). Valtline è già oltre, oltre ai due territori focalizza l’attenzione sull’Engadina: storicamente l’Altarezia, appunto. 

Ciapponi Landi non è nuovo a questa idea: promotore e curatore di varie iniziative culturali transfrontaliere, nel suo intervento al dibattito ha dichiarato la propria identità di vedute con le posizioni esposte dal console Marco Cameroni che ha invitato l’uditorio a considerare in termini unitari le aree svizzere di lingua italiana e le aree lombarde confinanti, accomunate, oltre che dalla lingua, dalla storia, dalla cultura e da non pochi interessi economici. 

 (Nella foto, Remigio Ratti)


Data: 17/05/2010