Vendemmia VALTELLINESE 2014
Parlavo ieri con un viticoltore che attendeva ancora una settimana di sole prima di raccogliere l’uva nei vigneti. “Una brutta annata”, la sua constatazione. L’uva nella zona della tiranese è ancora lì, ad aspettare qualche giornata di sole, mentre un esperto del settore, Natale Contini, spiega bene sul nuovo numero del mensile “Sei in Valle” che “non sarà un anno storico per la vendemmia 2014 in Valtellina”… (Foto e testo di Natale Contini) Vendemmia in Valtellina: l’ottimismo di facciata mi pare fuori luogo! Qualcuno ha già iniziato da una settimana a raccogliere l’uva nebbiolo in cassette destinate all’appassimento per lo Sforzato. Già a fine settembre in diversi vigneti (zona Grumello Dossi Salati, e Sassina, ma anche in Inferno e Sassella) ho visto singoli privati raccogliere uva. Ovviamente ognuno fa come gli pare giusto. Alcuni produttori-imbottigliatori negli ultimi giorni hanno rilasciato dichiarazioni, su varie reti televisive nazionali e sui giornali locali, improntate all’ottimismo del tipo "sarà comunque un’ottima annata, il peggio è passato, possiamo tirare un sospiro di sollievo" e avanti così. Mah! Non ricordo vendemmia, negli ultimi 20 anni, dove qualcuno abbia ammesso pubblicamente pessime prospettive. Ho girato in lungo e in largo in diverse zone viticole, compresi i terrazzamenti più alti, e confesso tutte le mie perplessità circa queste dichiarazioni. Da quel che ho visto, compresi numerosi assaggi-masticatura degli acini, mi pare siamo molto lontani da una vendemmia da ricordare. Anche se continuasse il bel clima di fine settembre, primi giorni di ottobre (giornate assolate con notti fredde e quindi forte escursione termica), non si andrebbe (parere personale di dilettante se volete), oltre a una modesta vendemmia, al limite "interessante" con vini di pronta beva, magari sottili ed eleganti (?) ma niente di più. Sarà un vino povero di struttura poiché il grado zuccherino delle uve arriva a mala pena attorno ai 16/18 gradi Babo con possibilità, per chi aspetterà a vendemmiare verso la metà di ottobre, di arrivare vicino ai 18/19 se avremo ancora a lungo un clima caldo e relative escursioni termiche. Per quanto riguardo i polifenoli anche qui la maturazione lascia molto a desiderare. La quantità di uva raccolta sarà ridotta di un buon 30-40% a secondo delle zone. Sono visibili ad occhio nudo danni evidenti in numerosi vigneti, con marciume acido abbondante e diffuso. Il nuovo minuscolo parassita che ha infestato i vigneti (mosca giapponese o drosophila Suzuki) ha creato danni evidentissimi e irreparabili: in precedenza aveva distrutto numerose piantagioni di piccoli frutti. Questo parassita originario del sud est asiatico è comparso per la prima volta in Europa alcuni anni fa in Spagna e nel Trentino, poi si è allargato in Alto Adige nel 2010 e quest’anno ha fatto la sua comparsa anche nella nostra Valle. La lotta chimica a questo moscerino è molto difficile per una serie di fattori, idem per quella biologica con bottiglie di aceto usate come trappole. Il danno che provoca può arrivare fino all’80% della produzione (piccoli frutti in generale, fragole, lamponi, more, drupacee, frutti con buccia sottile). Sarà per tutti questi fattori che si assommano ad un andamento climatico tra i peggiori degli ultimi 20 anni, una vendemmia a macchia di leopardo che certamente premierà chi in vigna ha lavorato meglio con tempestive sfogliature, drastica selezione dei grappoli e altre tecniche viticole. Ma nessuno si attenda miracoli, che non ci saranno. Una volta in cantina, il frutto di questa raccolta pur trattato al meglio con l’ausilio di tutte le moderne tecniche enologiche, potrà darci vini al massimo discreti che sarà meglio bere al più presto, non appena trascorso il periodo minimo di affinamento previsto dai disciplinari di produzione: 7 mesi per il Rosso di Valtellina, 25 mesi per il Valtellina Superiore, 37 mesi per le Riserve, 25 mesi per lo Sforzato, ovviamente dalla data della vendemmia. Peraltro, con una punta di malignità, qualcuno tirerà un sospiro di sollievo poiché ha ancora in cantina vino delle passate vendemmie che non vede l’ora di smaltire.
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